Separazione, mantenimento e affidamento figli nelle famiglie di fatto.


Con la legge n. 219/2012 è venuta meno la distinzione, che vigeva in passato, tra figli
nati al di fuori del matrimonio (detti anche figli naturali) e figli nati in costanza di
matrimonio (detti figli legittimi), vantando gli stessi i medesimi diritti.

I figli nati fuori dal matrimonio hanno, dunque, il diritto ad essere educati, istruiti, assistiti moralmente e
mantenuti da entrambi i genitori nel rispetto delle loro capacità ed inclinazioni naturali
(art. 315 bis c.c.).

essi sono pienamente tutelati, quindi, se al momento della separazione della coppia di fatto sono presenti figli che ancora minorenni è necessario regolamentare l’affido degli stessi. In assenza di accordo tra i genitori, ci si dovrà rivolgere al Tribunale per stabilire i vari aspetti riguardanti il futuro dei bambini: chi sarà il genitore collocatario, i diritti di visita e l’ammontare dell’assegno di mantenimento.

Per quanto riguarda l’assegnazione della casa in cui la coppia ha convissuto, la stessa di
solito spetta alla persona che ne è proprietaria, salvo il caso in cui il Giudice decida che
venga abitata dal genitore che vivrà con i bambini al fine di tutelare la loro crescita
facendoli vivere nello stesso ambiente in cui sono cresciuti.

La normativa in essere non prevede, invece, la corresponsione di un assegno di mantenimento a favore del convivente più debole economicamente.

Questo concetto è stato ribadito anche dalla Suprema Corte di Cassazione, con la sentenza n. 4204/1994, la quale stabilisce che la convivenza non può essere assimilata al matrimonio, perché i partner non si sono voluti assumere i diritti e i doveri dei coniugi legalmente sposati.

Relativamente al mantenimento dei figli minori, i genitori devono provvedere alle loro
necessità in misura proporzionale alle rispettive capacità reddituali ed economiche. Nella
valutazione dell’entità dell’assegno di mantenimento e del genitore obbligato a
corrisponderlo, il Giudice deve tener conto della situazione reddituale dei genitori
conviventi e di una serie di circostanze che incidono sulla posizione economica di
entrambe le parti, come le spese di fitto e l’assegnazione della casa familiare.

Spesso tali situazioni non sono di semplice gestione e necessitano di regolamenti specifici. Le
leggi e le procedure possono essere complesse, quindi è essenziale ottenere una
consulenza legale da un avvocato specializzato in diritto di famiglia per comprendere
appieno i diritti e gli obblighi dei genitori non sposati e per garantire che i migliori
interessi del minore siano tutelati.

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