RIFORMA CARTABIA: PRINCIPALI NOVITA’ IN MATERIA DI SEPARAZIONI E DIVORZI

RIFORMA CARTABIA: PRINCIPALI NOVITA’ IN MATERIA DI SEPARAZIONI E DIVORZI


Da marzo 2023 verranno applicati i primi cambiamenti voluti dalla Riforma Cartabia
relativamente al Diritto di Famiglia.
La riforma prevede lo snellimento delle procedure, innanzitutto, con l’abolizione dell’udienza
preliminare, saranno gli avvocati delle parti coinvolte a raccogliere tutti gli elementi di prova
necessari in modo da consentire al giudice di convocare, entro tre mesi, l’udienza di
separazione. Durante questi tre mesi, avendo in mano una vera e propria istruttoria, il giudice
potrà emettere eventuali provvedimenti cautelari (ad esempio in caso di situazioni di pericolo),
che andranno poi confermati o revocati entro i successivi 15 giorni.
Se l’attività svolta dagli avvocati di raccolta delle prove è stata completa e accurata, il giudice fin
dalla prima udienza avrà in mano gli elementi sufficienti per poter già trovare un accordo e
addirittura emettere la sentenza di separazione. Inoltre, la riforma prevede la possibilità di
inserire la domanda di divorzio già all’interno della causa di separazione, unendo i due
procedimenti e risparmiando tempo e soldi.


La riforma prevede, altresì, l’istituzione del Tribunale per le persone, per i minorenni e per le
famiglie, destinato a sostituire l’attuale tribunale per i minorenni. Il nuovo tribunale acquisirà
dunque competenze sia civili che penali e assorbirà le competenze civili del tribunale ordinario
articolandosi in una sezione distrettuale, costituita presso ciascuna sede di corte di appello, e
sezioni circondariali, costituite presso ogni sede di tribunale ordinario del distretto.
Per quanto riguarda i minori, la riforma Cartabia introduce una specifica disciplina in materia di
ascolto del minore, prevedendo la figura del curatore speciale del minore e disciplinando
l’istituto della mediazione familiare.


Proprio per cercare di raccogliere da subito tutti gli elementi importanti, la riforma prevede
anche che tra i documenti da presentare al giudice per avviare la causa di divorzio ci sia il
“piano genitoriale”, con il quale i genitori spiegano come intendono gestire le attività
scolastiche ed extrascolastiche dei figli, nonché, i loro rapporti con i familiari ed i periodi di
vacanza.

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