Quando il minore va ascoltato per sapere se vuole stare con mamma o papà?

Sentenza Cassazione 2021: il minore va ascoltato per sapere se vuole stare con mamma o papà

Secondo la Corte di Cassazione, “l’ascolto del minore che abbia compiuto i dodici anni e anche di età inferiore, purchè sia capace di discernimento, costituisce concretamente un riconoscimento del diritto fondamentale del minore ad essere informato e ad esprimere le proprie opinioni nei procedimenti che lo riguardano” (Cass. civ., ordinanza n. 1474/2021)

In sede di affidamento e diritto di visita, il minore è infatti portatore di interessi contrapposti e diversi da quelli del genitore e, pertanto, ha diritto di esporre le proprie ragioni davanti al Giudice.

Ne discende che in tutti i procedimenti in cui si assumano provvedimenti in ordine alla convivenza dei figli con uno dei genitori, l’audizione del minore infradodicenne, capace di discernimento, rappresenta un diritto fondamentale ed un adempimento necessario nei casi di minori prossimi ai dodici anni, oltre i quali subentra l’obbligo legale di ascolto.

Il mancato ascolto deve essere adeguatamente motivato dal Giudice, il quale può ometterlo qualora ritenga l’infradodicenne incapace di discernimento, oppure nel caso in cui l’ascolto sia manifestamente superfluo, oppure nel caso in cui l’ascolto sia in contrasto con l’interesse del minore.

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